Console romano. In carica nel 503 a.C. con P. Postumio Tiberio, avrebbe
celebrato in quell'anno un trionfo sugli Aurunci (secondo Tito Livio) o sui
Sabini (secondo Dionigi di Alicarnasso e altre fonti minori). La sua fama
è però legata alla prima secessione della plebe avvenuta nel 494
a.C., quando i plebei di Roma si ritirarono sull'Aventino o, secondo un'altra
tradizione, sul Monte Sacro. La plebe rientrò in Roma, ma prima ottenne
l'istituzione della magistratura dei tribuni della plebe. In quell'occasione
M.A. sarebbe riuscito a ottenere il loro rientro in città
pronunciando il celeberrimo apologo: le membra del corpo, che si erano ribellate
allo stomaco con danno di tutto l'organismo, rappresentavano la plebe in rivolta
contro il patriziato e, come nel corpo è necessaria l'armonia
perché vi sia salute, così solo la concordia e la collaborazione
di tutti potevano assicurare il benessere della città. Benché
sulla storicità dell'episodio non ci siano elementi certi (e i resoconti
di Livio e Dionigi hanno più valore didattico che probante), il tema
dell'apologo deriva da un modello allegorico greco e, recentemente, è
stato individuato un prototipo egizio molto più antico (VI-V sec.
a.C.).